Accessorio per l’addestramento militare, simbolo di ribellione e pilastro della moda maschile in poco più di sessant’anni
#NotOldyButGoldy
Vintage is *FATIGUE PANTS*
Accessorio per l’addestramento militare, simbolo di ribellione e pilastro della moda maschile in poco più di sessant’anni.
Credits: California Military Department Historical Collection
I Fatigue Pants sono stati introdotti dall’esercito americano nel 1952 come parte della Utility Uniform, progettata per sostituire i capi da lavoro utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale e la guerra di Corea. Il nome originale, OG 107 faceva riferimento al colore designato per questa uniforme, OG sta infatti per “Olive Green” e 107 corrisponde al codice di riferimento per il gray green.
Si trattava di pantaloni progettati per essere pratici e resistenti, realizzati in cotone satin da 8,5 oz e dalla vestibilità ampia, con tasche applicate sia frontalmente che posteriormente, fu soprannominato “Fatigue” proprio dalle truppe che li indossavano per lavori di manutenzione, addestramento e lavoro in fabbrica.
I fatigue pants sono stati utilizzati fino al 1981 diventando uno dei capi simbolo della Guerra Fredda ma sopratutto del Vietnam Process.
Credits: Anthony Camerano / AP
Shots of climbers during the '70s
Come spesso accade dopo un conflitto bellico, milioni di OG-107 Fatigue Pants iniziarono a circolare nei surplus store degli Stati Uniti e dei paesi sotto la loro influenza. La loro ampia disponibilità, il prezzo irrisorio (meno di 2$) e la straordinaria comodità favorirono una rapida diffusione in diversi ambiti popolari.
Operai, agricoltori e artigiani li adottarono per il lavoro, mantenendo in un certo senso la loro funzione originale. Questa associazione con la classe lavoratrice spiegherebbe il legame tra i Fatigue Pants e i dockworker britannici, così come la loro inaspettata connessione con i panettieri giapponesi—tanto che in Giappone il capo è noto anche come Baker Pants.
Negli anni ’60, i pantaloni OG-107 divennero anche uno strumento di protesta politica. I Vietnam Veterans Against War (VVAW) iniziarono a indossarli durante le manifestazioni contro l’intervento americano, strappandoli dal contesto militare per trasformarli in un simbolo di rifiuto dell’autorità, dell’establishment e del materialismo. Questa sovversione del loro significato originale rese i Fatigue una sorta di “divisa” per numerosi movimenti di ribellione, dagli hippie ai skinhead, fino ai combattenti per la libertà in diverse parti del mondo.
Oltre al loro valore simbolico, la loro vestibilità ampia e il tessuto resistente li resero una scelta ideale anche per i primi climber e skater, che ne apprezzavano la libertà di movimento e la robustezza. Così, da indumento da lavoro a icona di protesta e infine a capo fondamentale dello streetwear, gli OG-107 Fatigue Pants hanno attraversato decenni di storia, mantenendo intatta la loro aura di anticonformismo e autenticità.
Credits: Touchstone Pictures
Credits: Warner Bros.
Credits: 20th Century Fox Television
Le apparizioni cinematografiche dei fatigue pants sono numerose e, nella maggior parte dei casi, legate alle radici militari di questo capo iconico. Uno dei momenti chiave per la loro diffusione nella cultura americana è senza dubbio la Guerra del Vietnam, un conflitto che ha segnato profondamente la società e che, nell’intrattenimento, è spesso raccontato con toni critici e di denuncia.
Tra le serie TV più influenti, impossibile non citare M*A*S*H (1972-1983). Pur essendo ambientata durante la Guerra di Corea, questa serie segue le vicende di un ospedale da campo dell’esercito americano e ha lasciato un segno indelebile nella televisione statunitense. Qui, i fatigue pants sono il capo d’abbigliamento più indossato dai protagonisti, diventando un simbolo di quel periodo.
Restando più fedeli alla Guerra del Vietnam, due film iconici meritano una menzione speciale: Full Metal Jacket (1987) di Stanley Kubrick e Good Morning, Vietnam (1987) con Robin Williams. In entrambi, i fatigue pants non sono solo un elemento di realismo storico, ma accompagnano i protagonisti in ogni scena, rafforzando il legame tra l’uniforme militare e la narrazione cinematografica di uno dei conflitti più controversi della storia americana.
I Fatigue Pants sono un classico senza tempo del mondo militare, apprezzati per la loro funzionalità e il carattere essenziale. La versione di questo modello proposta da Vintage55 mantiene le iconiche tasche applicate su fronte e retro e una vestibilità comoda, ma si arricchisce di dettagli raffinati e materiali inediti. La nostra ricerca è partita dal modello originale, confrontando le sfumature di OG green di esemplari di più di sessanta anni fa, cerchiamo di celebrare il fascino senza tempo giocando con lavaggi, tessuti inediti e dettagli di pregio.
Tra le varianti più interessanti, spiccano quelle realizzate in denim slegato giapponese, un tessuto ricercato che aggiunge struttura e profondità al capo, valorizzato da lavaggi e finiture. Il risultato è un pantalone che conserva il fascino autentico delle origini militari, ma con un’estetica capace di adattarsi con naturalezza sia a look rilassati che più ricercati. A ogni collezione, il Fatigue viene reinterpretato con nuovi dettagli e materiali, rimanendo uno dei capi storici a cui siamo più affezionati.
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